Si è conclusa da qualche giorno la quinta edizione del “Revolution Camp – Il villaggio studentesco”, il campeggio studentesco più grande d’Italia, organizzato da Rete degli Studenti Medi ed Unione degli Universitari che si è svolto dal 27 luglio all’8 agosto al Parco Ugo Pisa di Marina di Massa.
Dichiara Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Universitari: “Il Revolution Camp quest’anno ha registrato, durante tutta la sua durata, oltre duemila presenze al campeggio: prevalentemente studenti provenienti da tutta Italia, ma anche delegazioni di organizzazioni studentesche di paesi esteri e di altre associazioni. Come l’anno scorso infatti, il nostro campeggio ha ospitato il Youth Pride Camp, organizzato dalla rete Arcigay giovani, e la novità di quest’anno inoltre è stata la partecipazione della Gioventù Federalista Europea; con entrambe le realtà sono stati realizzati dibattiti sui propri temi di riferimento.
Questi contributi si sono inseriti all’interno di un programma molto ampio. Sono stati organizzati numerosi workshop su tematiche studentesche, come il diritto allo studio, la didatttica, l’alternanza scuola lavoro, la ricerca, la valutazione e tanto altro ancora. Tanti sono stati anche i temi di respiro più ampio, con cui ci siamo confrontati con importanti interlocutori. Tra questi possiamo citare l’on. Monica Cirinnà, il Ministro Maurizio Martina, Susanna Camusso, l’on. Luigi Manconi, Ilda Curti, Marco Furfaro, l’on. Arturo Scotto, l’eurodeputato Brando Benifei, l’on. Emanuele Fiano, l’on. Stefano Quaranta. I temi trattati sono stati molteplici: dalla riforma costituzionale alla crisi politica dell’unione europea, dalla questione ambientale al fenomeno migratorio, dal mercato del lavoro europeo ai diritti civili”.
Dichiara Giammarco Manfreda, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi: “Tra gli studenti c’è una grande volontà di discutere e di affrontare questi temi, fondamentali per capire il contesto in cui viviamo. I prossimi mesi saranno ricchi di appuntamenti cruciali per la politica nazionale ed internazionale, che avranno chiaramente delle conseguenze sul mondo e sui soggetti che rappresentiamo, e con il programma di questo campeggio abbiamo voluto giocare un ruolo attivo nel dibattito. Inoltre quest’anno, si sono aperti alla cittadinanza e al pubblico un gran numero di dibattiti serali e tutti i concerti del Revolution Festival, organizzato in collaborazione con Metarock e ICompany. Novemila persone hanno assistito alle nove serate di concerti (che hanno visto la presenza di 12 artisti di fama nazionale, e numerosi gruppi e artisti locali ad apertura dei concerti di ogni sera) con significativi picchi durante le serate in cui sul palco sono saliti Max Gazzè, che ha registrato tremila presenze, Gemitaiz e i Tre Allegri Ragazzi Morti. L’ampliamento dell’offerta culturale e il suo impatto positivo sono un naturale risultato della natura di questo evento, fondato la necessità di creare una sana socialità tra studenti e giovani provenienti da ogni parte del Paese, mescolando cultura, politica, eventi ricreativi e dibattiti su temi sociali”.
Concludono Marchetti e Manfreda: “Il bilancio dell’evento è sicuramente molto positivo. Mai il Revolution Camp aveva visto così tante presenze, e con questa sua quinta edizione si è senza ombra di dubbio affermato come uno degli eventi centrali dell’estate degli studenti italiani. Ora, forti del grande riscontro avuto tra gli studenti, siamo pronti a raccogliere i frutti di questo evento, proseguendo e cercando di mettere in pratica le tante discussioni avvenute durante il capeggio”.